Anna Karenina: un capolavoro senza tempo
Quando si parla di “Anna Karenina”, bisogna innanzitutto tener ben presente che si fa riferimento a un romanzo la cui pubblicazione ha avuto inizio (a puntate su una rivista) nel 1875. In altre parole, ormai 145 anni fa. E’ da questa considerazione che seguono tutte le altre.
Nonostante l’età, “Anna Karenina” viene letto ancora oggi, e ancora oggi è in grado di rapire i cuori di molti lettori. Se teniamo bene a mente che ogni libro, come del resto qualunque altra cosa, è plasmato in funzione dei suoi tempi, il fatto che un’opera sia in grado di travalicare anni, mode, società, convinzioni e molto altro è di per sé motivo di stupore.
Quello che abbiamo appena presentato non è altro che la definizione di grande classico; e “Anna Karenina” è, senza ombra di dubbio, ascrivibile a questa categoria.
Titolo: Cronache del Mondo Emerso
Autore: Licia Troisi
Editore: Mondadori
Anna Karenina tra i grandi classici della letteratura
Se non ti fidi dell’enorme successo che il romanzo ha ottenuto tra il pubblico di epoche diverse, forse potresti essere interessato a conoscere dei pareri più “competenti”. Te ne citerò alcuni:
Il capolavoro assoluto della letteratura del XIX secolo.
Anna Karenina in quanto opera d’arte è la perfezione, e niente della letteratura europea della nostra epoca può esserle paragonato.
Il miglior libro mai scritto.
A questi possiamo aggiungere il commento di P.I. Čajkovskij, che definiva Lev Tolstoj così:
Grande conoscitore di cuori, colui che possedeva il dono prezioso di accordare l’anima dell’uomo in una maniera meravigliosamente armonica; come tale inafferrabile e ineguagliato.
Le premesse ci sono tutte. “Anna Karenina” è un capolavoro. Ma fermarsi a questo potrebbe essere distruttivo. E’ infatti doveroso tornare a concentrarsi sulla primissima considerazione fatta. Anna Karenina è un romanzo dell’ottocento.
Sembrerà banale, ma non possiamo pensare di trovarci dinnanzi a un’opera moderna. Per approcciarsi con successo al libro è quindi doveroso tenere presente questo dato fondamentale, soprattutto considerando che stiamo parlando di un libro di quasi 900 pagine.
Sei pronto?
Vuoi saperne di più riguardo a uno dei capolavori della letteratura di tutti i tempi? Ecco la recensione di “Anna Karenina”. Niente spoiler, come al solito, anche se, bisogna ammetterlo, la storia di “Anna Karenina” è ormai di dominio pubblico.
Se vuoi capire meglio come sono strutturate le mie recensioni, leggi la guida che ho preparato apposta per te.
La recensione di Anna Karenina
Introduzione
“Anna Karenina” è considerata l’opera più riuscita di Lev Tolstoj, pubblicata tra il 1875 e il 1877 a puntate su una rivista russa, come avveniva per i romanzi d’appendice. Lo stesso autore ha sempre considerato “Anna Karenina” il suo primo romanzo: e questo è un elemento fondamentale per comprendere come Tolstoj sia stato in grado di riversare tutto sé stesso in questo libro.
“Anna Karenina” è un capolavoro del realismo, ed è classificato nei cosiddetti romanzi “matrimoniali” scritti dall’autore.
Trama
E’ una giornata come tante per l’alta nobiltà della Mosca dell’Ottocento. La moglie di Oblonskij ha appena scoperto la storia segreta che il marito intrattiene con un’altra donna, e in casa è il caos. Levin, di ritorno da un esilio volontario in campagna, sembra essersi deciso a chiedere la mano del suo unico amore, Kitty. Quest’ultima, dal canto suo, sta cedendo alla corte insistente del conte Vronskij, giovane militare bello e intelligente.
La vita sembra scorrere lungo i suoi binari, ma un evento sta per sconvolgere tutto. Chiamata dal fratello Oblonskij per sedare la lite con la moglie, Anna Karenina arriva in visita da Pietroburgo. Basta questo semplice, all’apparenza insignificante evento perché la storia prenda una piega diversa.
E quando Anna farà ritorno a Pietroburgo dal marito, la vita di tutti non sarà più la stessa. Nemmeno la sua.
Ambientazione
L’ambientazione di “Anna Karenina” è suddivisa in due grandi elementi: il paesaggio urbano e quello della campagna. Questo dualismo non si limiterà alle descrizioni, ma intaccherà anche gli stili di vita dei personaggi e, di conseguenza, le atmosfere del romanzo.
Il paesaggio urbano
Le due città principali in cui è ambientata la storia sono Mosca e Pietroburgo. Già in questo caso, Tolstoj mette in contrapposizione due stili di vita differenti. La piatta Mosca, fatta di saldi principi ed un’etichetta da seguire, contro la libertina Pietroburgo, dove tutto è concesso o almeno possibile.
I paesaggi urbani saranno principalmente concentrati negli interni dei sontuosi palazzi di svariati nobili, e perlopiù poco descritti. Questo fatto può essere attribuito al semplice gusto dell’autore, o alla consapevolezza che tali ambienti fossero più conosciuti e quindi più facili da immaginare dai lettori dell’epoca.
La campagna
La campagna si contrappone prepotentemente alle città. E’ infatti presentata come un luogo fatto di una pace costruita sulla semplicità, dove la sfera emotiva familiare prende il sopravvento in una sensazione di quiete latente.
Questi paesaggi, al contrario di quelli urbani, sono invece descritti con precisa minuzia, sia nell’aspetto che nel loro modo di essere.
A questi due elementi d’ambientazione principali, Tolstoj affianca vari altri scenari. Vale la pena soprattutto sottolineare un panorama particolarmente caro a Tolstoj: le stazioni ferroviarie. Questa ambientazione tornerà infatti spesso nel corso del romanzo, a simboleggiare probabilmente il carattere transitorio dell’esistenza umana.
Personaggi
“Anna Karenina” è un romanzo fatto di personaggi. Basta questo per lasciare intuire il numero di personaggi (protagonisti e comparse) che si alternano nel corso dell’opera. Analizzare ogni personaggio sarebbe lungo e deleterio. Mi limiterò a sottolineare due aspetti importanti che possono essere estesi ad ognuno di loro.
I personaggi di “Anna Karenina” appartengono alla nobiltà russa ottocentesca. Questo è estremamente chiaro. Tolstoj utilizza questo romanzo per parlare dei pregi e, soprattutto, dei difetti della classe nobiliare del tempo, dalle convinzioni più o meno discutibili fino ai modi di agire poco riflessivi (tipico è l’atteggiamento dei nobili nei confronti delle finanze, che si traduce in un continuo accumulo di debiti).
In secondo luogo, i personaggi di Anna Karenina sono veri. Su questo aspetto si fonda l’intero romanzo. Non stiamo parlando di personaggi preconfezionati, né di personaggi ben riusciti. Stiamo parlando di persone vive.
Questo non significa che i personaggi siano realmente esistiti, e questo è anzi il vero pregio dell’opera. Tolstoj è riuscito a creare dei personaggi così complessi, stratificati, dai caratteri articolati e vari, che si fatica a distinguere la finzione dalla realtà.
Tolstoj ci presenta personaggi unici che, come tutti noi, mutano il loro modo di essere in funzione delle circostanze, non limitandosi ad essere sempre uguali a sé stessi, ma fornendo un’alternativa di sé in costante evoluzione.
Atmosfere
“Anna Karenina” è un romanzo così vasto e vario che è difficile classificare tutte le atmosfere che si possono riscontrare nel corso della lettura. Come abbiamo già accennato, molte delle atmosfere sono strettamente legate alle ambientazioni, ma non basta.
Altrettanto importanti per definire le atmosfere sono gli stati d’animo dei personaggi. “Anna Karenina” è infatti un romanzo che cambia punti di vista, entrando ora nella testa di un personaggio, ora in quella dell’altro, e inondando così le pagine dei suoi pensieri e delle sue emozioni.
L’opera è un capolavoro anche per questo: Tolstoj è capace di tracciare alla perfezione ragionamenti e deduzioni dei personaggi su sé stessi e su ciò che li circonda, con una verosimiglianza tale che è impossibile non ritrovare tra le pagine molte delle riflessioni che abbiamo certamente fatto nella nostra vita.
Di conseguenza, le atmosfere tendono a mutare velocemente, in un’altalena che va dall’esaltazione alla disperazione, dall’amore all’odio, fino ad arrivare alla pietà e al disgusto.
Tema principale
Definire un tema principale per “Anna Karenina” è molto difficile, per il semplice fatto che il romanzo tratta un’infinità di temi diversi, l’uno più importante dell’altro.
Tolstoj ha sicuramente sfruttato quest’opera per esporre delle idee sulla Russia del tempo, criticandone le posizioni più fortemente nazionaliste (o falsamente patriottiche), l’immobilismo sociale, lo sfruttamento delle classi più deboli, oltre che la collocazione della donna nella società.
Tuttavia, affermare che “Anna Karenina” sia semplicemente una storia di emancipazione sociale della donna sarebbe fallimentare quanto considerare l’opera un romanzo d’amore o una storia di passione e adulterio.
Realismo
“Anna Karenina” è la rappresentazione della vita nella sua forma più reale. Il romanzo si sofferma proprio su questo: descrive la vita di tutti i giorni attraverso gli occhi dei suoi protagonisti, e sfrutta queste vicende per riflettere su tantissime domande. Che cos’è la felicità? Come si ottiene? Perché siamo al mondo? In cosa dovremmo credere? Che cosa ci spinge ad andare avanti?
Fede
E’ giusto soffermarsi su questo tratto dell’opera per la sua importanza evidente. Si tratta di un tema molto caro a Tolstoj, che non manca di evidenziarlo tramite le pagine di questo libro.
La fede è sempre presente, anche se in forme diverse, e si manifesta sempre tramite i personaggi. In “Anna Karenina” troverai personaggi credenti, personaggi fanatici, personaggi agnostici o dichiaratamente atei. Alcuni di loro si affideranno alla fede, altri si interrogheranno su di essa, oppure semplicemente la ignoreranno.
Ma non fraintendere: “Anna Karenina” non è un romanzo religioso, men che meno cristiano. Ho scelto volutamente di menzionarlo come ultimo tema.
Se, una volta terminato di leggere il libro, ti soffermerai a riflettere sulle vicende di cui hai appena sentito narrare, ti renderai conto che la fede è stata l’elemento chiave, il filo conduttore di tutto. Eppure, durante la lettura, la fede ti sembrerà un elemento aggiuntivo, ma per nulla centrale. E qui sta la grandezza di Tolstoj.
In sintesi, i temi trattati dell’opera sono tutti riconducibili alla vita personale che ognuno di noi deve affrontare, giorno dopo giorno, e rappresentano forse l’elemento più importante dell’opera stessa. Se “Anna Karenina” piace ancora dopo 145 anni, lo deve proprio ai suoi temi.
Considerazioni finali
Ormai hai capito che stiamo parlando di una pietra miliare della letteratura, un libro capace di squarciare i confini del romanzo per sondare con lucidità unica ciò che tutte le opere vorrebbero: l’animo umano.
Avrai anche capito, come ti accennavo all’inizio di questa recensione, che stiamo parlando di un romanzo datato. I suoi temi rimangono attualissimi, ma il suo stile e le sue scelte narrative appartengono al mondo letterario del passato.
Tolstoj, da questo punto di vista, è maestro. Il suo stile è fluido, chiaro, a tratti addirittura melodico. Difficile trovare opere così semplici e affascinanti al tempo stesso, da un punto di vista puramente tecnico. “Anna Karenina” rimane comunque un romanzo fatto anche di lunghe descrizioni e digressioni su elementi forse poco “attraenti”, come le questioni legislative e l’organizzazione agricola russa del tempo.
Per questo motivo, è opportuno considerare di affrontare questa lettura se si ha già familiarità con i grandi classici e con stili differenti da quello moderno, così da riuscirne ad apprezzare appieno una grandezza talmente lampante che, va detto, ci sarà chiara in ogni caso.
Curiosità
Nonostante oggi “Anna Karenina” sia classificato come uno dei libri da leggere prima di morire, un romanzo consigliato e riconsigliato in qualunque guida alla letteratura, all’epoca della sua uscita fu stroncato dalla critica, che lo definì “un romanzo frivolo dell’alta società”.
La dimostrazione perfetta che non sempre la prima impressione è quella che conta.
Se hai deciso di leggere “Anna Karenina”, qui trovi l’elegante edizione Einaudi:
Scheda riassuntiva di “Anna Karenina”
Titolo | Anna Karenina |
Autore | Lev Tolstoj |
Genere | Grandi Classici |
Anno | 1877 |
Editore | Einaudi |
Ambientazione | Russia |
Narratore | Omodiegetico |
Focalizzazione | Immersa |
Narrazione | Terza persona |
Tempo verbale | Passato remoto |
Numero pagine |
Hai letto “Anna Karenina”? Che cosa ne pensi? Lo consiglieresti agli altri lettori?
Fammi sapere se questo articolo ti è stato utile per scegliere di leggere questo romanzo, o se hai trovato degli spunti di riflessione interessanti per ripensare a quanto avevi già letto.
4 Commenti
Ciao Giovanni, piacere Adriano. Anch’io sono da Vicenza e pure io adoro leggere. Volevo chiederti: Anna Karenina è scritto con uno stile che si avvicina a quello di Dostoevskij? Di quest’ultimo ho letto “L’idiota” e “Delitto e Castigo” (se non li hai letti, te li consiglio vivamente, soprattutto il primo), però volevo leggere qualcosa anche di Tolstoj e siccome hai ripetuto più volte che il romanzo recensito è datato, volevo sapere se la lettura risulta pesante e difficoltosa. Grazie e continua così con il tuo bel blog 🙂
Ciao Adriano,
E’ un piacere incontrare appassionati così vicini!!! Domanda precisa e che apprezzo molto per un motivo particolare: io adoro lo stile di Tolstoj. Lo considero lo stile più bello che abbia mai incontrato in un libro. Un divario abissale a confronto con tutti gli altri. Una buona fetta del fascino di “Anna Karenina” è proprio legata al modo in cui è scritto. Ma sicuramente è anche una questione di gusti. Ho letto anche Dostoevskij, altro grande scrittore, ma credo che i due stili siano differenti. Dostoevskij è molto più elaborato, più “cervellotico” e in alcuni tratti più simile al parlato. Tolstoj, neanche a dirlo, è invece l’eleganza fatta scrittura. Quando dico che il libro è datato intendo che la storia in sé non rispecchia i gusti moderni. Ma se sei un amante dei grandi classici non avrai alcun problema a innamorarti di “Anna Karenina”. La maggior parte delle persone che conosco che lo ha letto lo considera il suo libro preferito, per cui a te la scelta ????
Perché non leggi guerra e pace?
È un libro che leggerò sicuramente. Dopo Anna Karenina, leggerei qualunque cosa di Tolstoj.