Il romanzo e i generi letterari
Come sai già, esistono diversi generi letterari. I generi letterari sono quelle classificazioni che ci permettono di identificare i romanzi sulla base di caratteristiche comuni. Di conseguenza, i generi letterari sono fondamentali per inquadrare un libro, e ci aiutano a farci un’idea preliminare di ciò che stiamo per leggere.
Eppure mi hai spesso sentito dire che la classificazione dei generi letterari non è del tutto rigorosa. I libri, infatti, nascono per infrangere le regole.
Diamo allora una definizione di genere letterario, per poi passare in rassegna i principali generi letterari che caratterizzano il romanzo. Un modo per fare chiarezza sul mondo narrativo. Un passo imprescindibile per comprendere i libri.
La definizione di genere letterario
Che cosa si intende per genere letterario?
Un genere letterario è un modello astratto e generale, ovvero una categoria nella quale racchiudere tutte quelle forme riconducibili a certe caratteristiche.
In parole più semplici, il genere letterario non è altro che un recipiente. I limiti di questa classificazione si basano sulle caratteristiche che un certo genere deve avere. Di conseguenza, ogni genere letterario sarà definito dai suoi tratti peculiari.
Definite quindi le caratteristiche di un genere letterario, è possibile attribuire a quel genere i romanzi che ne rispettano le regole generali.
La difficoltà nel definire i generi letterari
Sarebbe tutto molto bello se non fosse che, come già intuisci, qualsiasi tipo di classificazione risulta semplicistica. Un libro è composto da così tanti elementi che le combinazioni possibili sono infinite. E questo significa che lo sono anche le opere.

I generi letterari si limitano quindi a tracciare delle caratteristiche generali, e non definiscono dei limiti ben precisi. Inoltre, a complicare il tutto entra in gioco il fatto che le caratteristiche prese in esame dai generi letterari variano da genere a genere. Cosa voglio dire?
Le varie categorie sono definite da parametri diversi come, ad esempio, l’ambientazione, la collocazione temporale, il tipo di emozione suscitata, e via dicendo. Puoi quindi capire che i limiti tra i generi letterari non solo sono labili, ma spesso sono sovrapposti.
Un ulteriore problema che si aggiunge a un quadro già complicato. I generi letterari sembrano quindi incerti, interconnessi e tra loro mescolati. Ma allora perché esistono?
Generi letterari: una definizione di comodo
La riposta è semplice: per comodità.
I generi letterari ci aiutano a identificare subito il potenziale contenuto di un libro. In altre parole, sono un’indicazione del tipo di opera alla quale ci troviamo di fronte, una sorta di prima impressione.
Capirai quindi che i generi letterari sono fondamentali per aiutarci a capire un libro a primo impatto. Si tratta di un espediente che ci fornisce informazioni prima ancora di aprire il libro e di immergerci nella lettura.
È quindi del tutto normale che esistano libri di difficile classificazione, opere ibride, o addirittura romanzi “non di genere“.
Un panorama vastissimo, che vale la pena sviscerare per fare un po’ di chiarezza.
I generi letterari più famosi
Abbiamo dato la definizione di genere letterario. È arrivato il momento di elencare i generi letterari più comuni e conosciuti, nei quali sono certo ti sei già imbattuto. L’ordine non è importante: ogni genere ha la sua rilevanza, e non sarà certo questa classifica a influenzare la cosa.
Ecco la lista dei generi letterari più famosi:
- Giallo
- Thriller
- Fantascienza
- Fantasy
- Romanzo storico
- Rosa
- Avventura
- Horror
Come detto, l’elenco potrebbe non finire qui. Ma andiamo ad analizzarli uno ad uno, facendo qualche esempio.
▌ IL GIALLO
Il romanzo giallo è quel genere letterario che fa dell’indagine il centro della narrazione. I gialli sono libri che parlano di un detective (di professione o improvvisato) e di tutto ciò che porterà alla soluzione di un crimine.
Il termine giallo, in realtà, esiste solo in Italia, e si deve al colore delle copertine dei libri che Mondadori pubblicò per la prima volta nel 1929. Il genere però è diffuso in tutto il mondo, con nomi quali detective o mistery novel.
A questo genere appartengono alcuni dei personaggi più famosi della storia della letteratura (e non solo). Stiamo parlando nientemeno che di Sherlock Holmes e il Dottor Watson, la creazione di Sir. Aurthur Conan Doyle. Ma i nomi non finiscono qui: come non dimenticare lo stravagante detective Hercule Poirot di Agatha Christie, o il capostipite di questa generazione, ovvero Auguste Dupin, del maestro Edgar Allan Poe.
L’adattabilità del genere giallo
Vale la pena aprire una piccola parentesi sull’adattabilità del genere giallo. Si tratta infatti di un genere letterario che può incrociarsi (fino anche a sovrapporsi) ad altri generi.
L’esempio perfetto è sicuramente l’interconnessione tra il giallo e il thriller. Spesso è addirittura difficile distinguere tra l’uno e l’altro genere. Se anche tu hai qualche dubbio a riguardo, ti consiglio di dare un’occhiata al mio articolo dedicato: la differenza tra giallo e thriller.
Ma non finisce qui. I libri gialli possono essere associati ai generi più disparati. Vuoi un esempio? “Il nome della rosa” è sicuramente un esempio famoso di perfetta sovrapposizione tra giallo e romanzo storico.

▌ IL THRILLER
Un thriller è quel genere letterario che fa della suspence il suo fondamento. Si tratta quindi di un genere basato sulle emozioni, e principalmente sul senso di attesa e di incertezza.
I thriller sono quindi costruiti sulla base di un ritmo narrativo asfissiante, legato alle volte ad un mistero, alle altre all’azione pura. Data la definizione molto generale, infatti, il thriller è un genere dalle tematiche molto variabili, che si sposa perfettamente con altri generi letterari.
Tra i romanzi recenti, un thriller di stampo standard è sicuramente “Inferno“, di uno degli scrittori di thriller più esperti: Dan Brown. Ma possiamo anche trovare thriller atipici, la cui definizione è davvero complessa. L’esempio perfetto è “Sfera“, il thriller fantascientifico di Michael Crichton.
▌ LA FANTASCIENZA
La fantascienza è un genere molto vasto, spesso poco conosciuto nella sua totalità. Ti basti pensare che sono in molti a fuggirlo, senza però sapere che la maggior parte dei film e delle serie TV attuali hanno un chiaro stampo fantascientifico.
Se anche tu sei tra queste persone, ti consiglio di leggere il mio articolo: fantascienza, che cos’è davvero? Ti aiuterà a chiarirti le idee.
La fantascienza è quel genere che, partendo da ipotesi tecnico-scientifiche più o meno reali, dà origine ad una storia avventurosa. Si tratta comunque di un genere letterario che non può essere descritto in poche parole. Ma non preoccuparti: il mio articolo sulla fantascienza e i suoi sottogeneri ti aiuterà ad affrontare questo discorso.
Anche qui, si va dalla fantascienza più classica a quella più inaspettata. Potrai trovare libri che narrano di viaggi nello spazio e guerre interstellari, come ad esempio il “Ciclo delle Fondazioni” di Isaac Asimov, o romanzi che esplorano la cattiveria umana, come “Arancia Meccanica” di Anthony Brugess. Fino ad arrivare ai romanzi distopici come “1984” di George Orwell o “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury.
▌ IL FANTASY
Il fantasy è quel genere letterario che comprende tutti i libri in cui esistono elementi soprannaturali o magici, la cui spiegazione non può essere chiaramente scientifica.
Si tratta di una spiegazione molto generica, e quindi di un genere molto ampio. Anche qui, la descrizione dovrebbe basarsi soprattutto sui sottogeneri, che ne determinano le caratteristiche peculiari.
Si passa con estrema facilità dal fantasy nella sua accezione più classica, ambientato in un mondo immaginario popolato da creature magiche, fino alle nuove forme più realistiche.

Gli esempi perfetti di fantasy classico sono sicuramente “Il signore degli anelli” e “Lo Hobbit” di J.R.R. Tolkien, oltre a moltissime altre saghe (come non dimenticare l’italianissima trilogia di Licia Troisi “Cronache del Mondo Emerso“). Forme più moderne sono invece la saga di “Harry Potter“, maghetto sospeso tra il mondo reale e quello fantastico.
Anche in questo caso, non mancano le sovrapposizioni tra generi: la famosa saga di “Twilight“, ad esempio, è il risultato della combinazione tra il fantasy e il rosa.
▌ IL ROMANZO STORICO
Il romanzo storico è il genere letterario che fa dello sfondo storico la sua ambientazione. Si tratta di un genere dall’alto grado di documentazione, che ambisce a ricreare in tutto e per tutto un’epoca passata.
Gli esempi classici sono molti. Citerò “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni e “Guerra e pace” di Lev Tolstoj.
Ma il romanzo storico non si ferma qui, dando origine a libri moderni e accattivanti. Del resto, la storia è solo uno sfondo, che può ospitare le storie più disparate.
Emblematico, in tal senso, è “La cruna dell’ago“, di Ken Follett, un romanzo storico che è anche un thriller mozzafiato. Non a caso, uno dei thriller più venduti di sempre.
▌ IL ROSA O ROMANCE
Il romanzo rosa, chiamato internazionalmente romance, è il genere letterario che narra di una storia d’amore. Basato su un modello ben preciso, che viene spesso replicato in serie, è un genere molto in voga soprattutto in Italia.
Destinato ad un pubblico femminile, ma non necessariamente esclusivo delle donne, spazia su molti temi, e incarna alla perfezione la cosiddetta letteratura d’intrattenimento.
Si va dai classici come “Cime tempestose” di Emily Brontë e “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen, fino ai moderni romanzi dello scrittore Nicholas Sparks.
▌ Il ROMANZO D’AVVENTURA
Il romanzo d’avventura è il genere letterario che narra di viaggi in terre sconosciute e del coraggio e dell’ingegno dell’uomo.
Si tratta di un genere che ha in parte esaurito la sua vena. In un mondo in cui si può viaggiare seduti davanti a un computer, del resto, il fascino per la scoperta e la paura per l’ignoto sono ormai passati in secondo piano. Eppure il romanzo d’avventura sa ancora regalare storie ammalianti e avvincenti.

Romanzi d’avventura sono il famoso “Moby Dick” di Melville, o “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad. Tra questi spicca anche la letteratura per ragazzi, con “L’isola del tesoro” di Stevenson. Titoli datati, che appassionano ancora oggi.
▌ L’HORROR
Il romanzo horror è quel genere letterario che si prefigge di suscitare nel lettore sentimenti di paura e repulsione. Queste emozioni sono indissolubilmente legate dall’intervento del sovrannaturale e dell’irrazionale, che provocano reazioni e conseguenze estreme.
La letteratura dell’orrore fa leva sulle nostra paure più recondite, trascinando il lettore all’interno di atmosfere fatte di incertezza e angoscia. Un genere per cuori forti.

Quando si parla di horror, il primo nome che viene in mente è uno solo: Stephen King. La produzione letteraria di questo scrittore è così fitta da non poter essere riportata per esteso. Limitandosi ad un solo titolo, nominiamo senza ombra di dubbio “IT“.
Ma gli esempi non finiscono qui. Tra gli horror più classici troviamo i racconti di Edgar Allan Poe, iniziatore del genere horror (tra gli altri). Ma l’horror non finisce qui: molti racconti di paura si possono trovare nel romanzo gotico, un genere passato che rappresenta l’inizio della narrativa dell’orrore.
Generi letterari vs letteratura non di genere
Abbiamo visto quali sono i principali generi letterari che caratterizzano il romanzo. Sono certo però che, a questo punto, ti sorge spontanea una domanda: e tutto il resto?
Già, il resto. Perché non tutti i romanzi nascono per essere inquadrati in uno (o più) di questi generi. Se pensi ai classici della letteratura riuscirai subito a capire di cosa sto parlando. Del resto, come potrebbe mai essere classificato “Anna Karenina“, il capolavoro di Lev Tolstok?
Esiste infatti la cosiddetta narrativa non di genere, spesso indicata con il termine inglese di mainstream. Anche in questo caso, la definizione di questa categoria non è ben chiara. Infatti, il mainstream esiste principalmente in contrapposizione con la narrativa di genere, e non ha dei limiti ben definiti.
Il mainstream racchiude quindi in sé tutte quelle opere che travalicano le definizioni di genere, dando vita a storie che non si pongono limiti o modelli.
I generi letterari come narrativa di consumo
A questo proposito, va detto che sono in molti a considerare la narrativa di genere come letteratura di consumo, intesa nell’accezione negativa del termine. Secondo questa corrente di pensiero, infatti, la narrativa di genere è considerata di bassa qualità artistica.
Questa concezione è dovuta proprio all’esistenza dei generi letterari. I generi infatti sono modelli che possono essere utilizzati come stampo per la creazione di opere. Un concetto che si scontra con l’artisticità dell’atto creativo della scrittura.
Secondo questa scuola di pensiero, la letteratura di consumo concepisce infatti i romanzi come semplice mezzo di intrattenimento. Un’idea sbagliata, in quanto la scrittura dovrebbe invece farsi carico del proprio ruolo sociale e puntare a trasmettere un insegnamento.
La narrativa di genere e la sua bellezza
Si tratta di osservazioni corrette e in parte condivisibili, che però, a mio avviso, dimenticano un dato: ogni libro (o quasi), artistico o meno che sia, nasce prima di tutto come intrattenimento. Questa realtà è un dato oggettivo , e bisogna prenderne atto. Del resto, leggiamo per intrattenerci.
La narrativa di genere, inoltre, nasconde molti più insegnamenti di quanti si potrebbe pensare. A volte questi insegnamenti sono espliciti, chiare morali da assorbire ed apprendere, mentre altre sono nascosti tra le righe, e sta al lettore estrapolarli.

Non è un caso se, ad oggi, la narrativa di genere ha surclassato il mainstream. Perché in un mondo fatto di intrattenimento, ciò che andiamo cercando è intrattenimento. E un buon libro deve fare questo: intrattenere e, una volta catturata la nostra attenzione, insegnare. Del resto, non esiste insegnamento più efficace di quello assorbito con piacere.
Quel che è certo è che non è la classificazione di un romanzo che ne determina la rilevanza o l’impatto sul pubblico. Ciò che conta davvero è il suo contenuto, sempre e comunque.
4 Commenti
Ciao, ho trovato il tuo articolo molto interessante. Volevo chiedere la tua opinione a proposito delle biblioteche. Secondo te non dovrebbero essere suddivise per genere letterario? Magari accorpando alcuni generi e lasciando in narrativa tutto il resto? Sono veramente curiosa di sapere cosa ne pensi.
Ciao Giannina,
Domanda molto interessante. A livello teorico è un’idea che mi piacerebbe, perché darebbe spazio a moltissimi libri meno conosciuti, che troverebbero posto sugli scaffali più facilmente. Però a livello pratico le biblioteche classiche sono più funzionali, perché ti permettono di accedere a qualunque genere di letteratura in un solo edificio. Per una persona come me, a cui piace “saltare” da un genere all’altro, una biblioteca classica offre delle opportunità che una specializzata non potrebbe. Una bella soluzione potrebbe essere una via di mezzo: biblioteche che, anziché limitarsi a suddividere gli scaffali per generi, dedichino intere sezioni a un certo tipo di letteratura.
Tu cosa ne pensi?
Grazie per la risposta. Rileggendo la mia domanda ho capito che non era chiara. Intendevo proprio dividere gli scaffali della stessa biblioteca, anche nella medesima stanza (perché purtroppo molte biblioteche sono così piccole che non hanno molte stanze a disposizione) per genere. Mi sono accorta che molta gente cerca un genere più che un autore e si perde. Avere tutti i gialli vicini aiuterebbe. Allo stesso modo chi non ama la letteratura di genere si troverebbe uno scaffale di sola narrativa e sarebbe facilitato. Ma anche chi volesse sperimentare un genere che non conosce saprebbe dove andare.
Penso che sia un lavoro complicato organizzare le biblioteche in questo modo ma secondo me potrebbe avere successo. Nelle prossime settimane visiterò alcune biblioteche della bergamasca che stanno cambiando l’organizzazione, superando la classificazione dewey per quanto riguarda la letteratura. Ti farò sapere come va!
Allora avevamo entrambi in mente la stessa idea! Concordo con te. E purtroppo è vero: le biblioteche sono spesso troppo piccole rispetto a quanto meriterebbero di essere. Una volta che avrai fatto il tuo giro esplorativo di queste biblioteche facci sapere le tue impressioni!