La vera natura del male
Il suggeritore: l’esordio assoluto dell’autore italiano di thriller più venduto nel mondo. Un romanzo fatto di tensione e mistero, accanto ai quali si annida qualcosa di molto più oscuro.
La caccia al serial killer diventa un pretesto per raccontare una macabra verità: il male ha molte facce.
Un successo strepitoso, che ha spalancato le porte alla carriera di Donato Carrisi. Un romanzo che continua ad appassionare migliaia di lettori.
L’enorme successo de Il suggeritore
Pubblicato da Longanesi nel 2009, Il suggeritore ha saputo raggiungere il grande pubblico e scalare le classifiche, diventando presto un bestseller in Italia. Sicuramente un successo invidiabile per un autore all’esordio assoluto, ma fin qui nulla di già accaduto in passato.
Eppure Il suggeritore non è un libro “normale”. Fin da subito, infatti, il romanzo si è distinto per una caratteristica: la sua internazionalità. Ed è proprio il clamore sollevato all’estero che ha reso questo thriller unico nel suo genere.
Non solo il pubblico, ma anche critica e grandi autori hanno speso parole di elogio per il libro di Carrisi. Del resto, riuscire a scomodare (e impressionare) autori come Michael Connelly e Ken Follett non capita spesso.
Il suggeritore è fantastico. Un concentrato purissimo di tensione, rischio e velocità. Carrisi ha fatto un lavoro eccellente.
Il mio paradiso è stato Il suggeritore di Donato Carrisi, mystery brillante e molto insinuante.
Il suggeritore ha finito così per rappresentare la risposta nostrana alla grande letteratura straniera di genere, proiettando l’Italia sul palcoscenico mondiale del thriller.
Un biglietto da visita non da poco per un romanzo.
Titolo: Il suggeritore
Autore: Donato Carrisi
Editore: Longanesi
La recensione de Il suggeritore
Trama
Cinque bambine scomparse nel nulla. Tutto è iniziato con Debby, rapita dal college. Poi è arrivato il turno di Anneke, Sabine, Melissa e Caroline. Infine, la macabra scoperta: un cimitero di braccia. Appartengono alle bambine. Alla Squadra Speciale del criminologo Goran Gavila viene affidato il difficile compito di capire cosa sta succedendo.
E subito si scopre una sinistra verità: le braccia ritrovate sono sei.
Una sesta bambina è stata rapita, e probabilmente è ancora viva. Viene richiesto l’intervento di una specialista in ritrovamenti di persone, Mila Vazques.
Il corpo di Debby viene recuperato dal bagagliaio di una macchina. Viene arrestato il conducente. Sembra un colpo di fortuna. Possibile che l’assassino si sia fatto catturare con tanta facilità?
È solo l’inizio. L’indagine si trasforma in una corsa contro il tempo. Una discesa verso gli inferi che porta Gavila e compagni faccia a faccia con le diverse sfumature del male.
Perché un disegno oscuro sembra essere stato tracciato per loro.
Donato Carrisi
La carriera di Donato Carrisi inizia da più lontano di quanto si possa pensare. Il suggeritore rappresenta sì il suo debutto come scrittore di romanzi, ma non la sua prima fatica.
Carrisi inizia la sua attività di scrittore con il teatro a soli 19 anni, nel 1992. La sua carriera prosegue poi come sceneggiatore, portandolo a collaborare per diverse serie TV di Rai e Mediaset.
E forse era proprio per la sua notorietà che Il suggeritore è stato atteso con tanta trepidazione. Le aspettative erano alte: spesso un preludio più alla delusione che al successo.
Invece Il suggeritore è riuscito a sfondare su tutta la linea. E il merito va, oltre alla padronanza linguistica e all’esperienza di Carrisi, alla sua saggezza.
Perché Il suggeritore incarna appieno una regola aurea per gli scrittori, soprattutto per gli esordienti: scrivi di ciò che sai.

Carrisi sfrutta i suoi studi in giurisprudenza e la sua specializzazione in criminologia e scienze del comportamento per dare vita a un thriller psicologico, dove l’indagine poliziesca si mescola agli aspetti mentali del crimine. Il suggeritore non è solo suspense e azione, ma anche e soprattutto un’immersione nella psiche perversa di un assassino.
A conti fatti un punto di forza cruciale, che ha permesso a Carrisi di vincere il premio Premio Bancarella e di raccogliere consensi da parte di critica e pubblico.
L’inclinazione al noir
Come sua prima opera, Il suggeritore rivela l’ascendente principale di Carrisi. Il romanzo è infatti improntato sui toni cupi e le atmosfere tetre tipiche del genere noir.
I due protagonisti principali, Mila Vazquez e Goran Gavila, fanno da traino per queste sensazioni grazie alle loro storie difficili e alle tendenze autodistruttive. Le affinità con il romanzo gotico sono evidenti, e contribuiscono ad avvolgere il romanzo in un alone di sinistra inquietudine perfetto per gli amanti del brivido.
Ne Il suggeritore, comunque, questa tendenza rimane solo accennata, un preludio a ciò che sarebbe accaduto in seguito. La produzione di Carrisi si è infatti spostata sempre più verso una direzione “oscura”, abbracciando il noir in ogni suo aspetto.
La tensione nella psicologia
Il suggeritore potrebbe essere definito un thriller raffinato. Non si tratta del classico romanzo d’azione, dove un evento tira l’altro in un susseguirsi forsennato di fatti che conducono inevitabilmente alla parola fine. Il suggeritore è un libro dosato, dove alti e bassi si alternano a creare un quadro di ottima fattura.
Carrisi riesce infatti a gestire il ritmo narrativo alla perfezione lungo tutto il corso del romanzo, creando climax e momenti di pausa, attesa e corsa contro il tempo. Il tutto intrecciando gli eventi e modificandone l’ordine temporale, andando a creare una differenza tra fabula e intreccio che risulta, a conti fatti, determinante.

Ma ciò che salta più all’occhio è la tensione che Carrisi riesce a creare senza l’azione. Buona parte della suspense del romanzo è infatti legata al brivido di paura che si prova dinnanzi alla mente di un assassino.
Il tutto impreziosito dalla capacità di Carrisi di inserire all’interno di un solo romanzo tutti gli aspetti della cattiveria umana. Il suggeritore, a conti fatti, è il dipinto perfetto di ciò che la mente umana può arrivare a immaginare in negativo. Un passo verso un abisso profondo del quale forse dovremmo tutti essere consapevoli.
Tra innovazione e suspense
Leggendo Il suggeritore ci si rende subito conto di essere di fronte a un romanzo diverso. Un libro che ha saputo raccogliere l’eredità di un genere, ma ha anche ambito ad aggiungere qualcosa di nuovo.
Il romanzo utilizza diversi narratori, lettere e ricordi per narrare una vicenda particolare, unica nel suo genere. Il concetto classico di crimine è portato al suo limite più estremo.
Il suggeritore traccia di fatto la strada verso un nuovo modo di affrontare il thriller, raccontando con una voce inedita storie in parte già sentite. La trama, lo svolgimento, la conclusione: tutto è diverso da ciò a cui siamo abituati. E qui sta il vero pregio del romanzo: distinguersi dalla massa. Un lavoro per nulla scontato, vista la produzione sconfinata di questo genere.
Perché di thriller si è detto già moltissimo, ma è grazie all’innovazione che si può narrare ancora tanto.
Qui trovi Il suggeritore di Donato Carrisi nell’elegante versione rilegata di TEA:
Scheda riassuntiva de Il suggeritore
Titolo | Il suggeritore |
Autore | Donato Carrisi |
Genere | Thriller |
Anno | 2009 |
Editore | Longanesi |
Ambientazione | Indefinita |
Narratore | Omodiegetico |
Focalizzazione | Immersa |
Narrazione | Terza persona |
Tempo verbale | Passato remoto |
Numero pagine | 460 |
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