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Io, robot – Isaac Asimov

di Giovanni Munari 11 Novembre 2020
scritto da Giovanni Munari 11 Novembre 2020
recensione di io robot il libro di isaac asimov

La nascita delle tre leggi della robotica

Io, robot: un titolo diventato famoso grazie al cinema, ma che nasconde una storia ben più grandiosa. Io, robot di Isaac Asimov rappresenta infatti l’avvento di quelle che tutti oggi conosciamo come le tre leggi della robotica.

Un pezzo di storia contemporanea, capace di influenzare la realtà per mezzo della fantasia. Perché la letteratura, a volte, non si limita a precedere i tempi, ma ci guida verso un futuro prima impensabile.


io robot il libro di isaac asimov

Titolo: Io, robot
Autore:
Isaac Asimov
Editore:
Mondadori

Scopri su Amazon.it

Il libro prima del film

Io, robot è sicuramente un titolo conosciuto da tutti. Questa fama è dovuta al film di fantascienza del 2004 con protagonista Will Smith, un poliziotto chiamato a indagare sulla misteriosa morte del fondatore della U.S. Robots. Nel film, oltre ad alcuni dei nomi presenti nel libro di Asimov, compaiono anche i robot positronici e, soprattutto, le tre leggi della robotica.

io robot è un film di fantascienza
Immagine tratta dal film Io, robot con Will Smith

Eppure, nonostante il film conservi il titolo dell’opera da cui trae ispirazione, si tratta di una libera rivisitazione del libro originale.

In parole povere, film e romanzo non hanno nulla a che spartire in termini di trama.

Come accaduto per altri grandi romanzi (Io sono leggenda di Richard Matheson è forse l’esempio migliore) il successo del film ha finito con l’oscurare l’omonimo libro, relegando di fatto Io, robot a semplice “versione cartacea” di ciò che tutti abbiamo visto su schermo. A conti fatti una terribile condanna, dato che Io, robot di Asimov nasconde molto più di quanto il film sia stato in grado di raccontare.

Io, robot: la vera storia del titolo

In verità, il film con Will Smith è l’ultimo ad aver sfruttato (e abusato) del titolo Io, robot. Sembra incredibile, ma lo stesso libro di Asimov, in prima battuta, si comportò allo stesso modo.

Io, robot è in principio un racconto breve di Eando Binder, pubblicato nel 1939 sulla rivista Amazing Stories. Un racconto che ebbe un gran successo, e che fu letto anche da Asimov. E fu proprio ispirandosi a questa storia che Asimov, a soli 19 anni, scrisse il primo racconto sui robot: Robbie. Il racconto fu pubblicato sulla rivista Super Science Stories, ma il titolo fu cambiato in Uno strano compagno di giochi, nonostante il volere di Asimov.

A questo primo racconto ne seguirono altri, che furono poi raccolti e pubblicati in un’antologia nel 1950. L’antologia prese appunto il nome di Io, robot, chiara citazione dell’opera di Binder. Una scelta che, anche questa volta, non rese felice Asimov, intenzionato a nominare l’antologia Mind and Iron (Mente e Ferro). Fu comunque l’occasione per restituire al primo racconto il titolo di Robbie.

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I racconti di Io, robot

È ormai chiaro quindi che Io, robot non è un romanzo in senso stretto, ma una raccolta di racconti. Si tratta di storie a sé stanti, che sono però tutte legate da un sottile filo comune.

I racconti racchiusi in questa antologia (nell’ordine in cui compaiono nel libro) sono:

  • Robbie – Robbie (1940)
  • Circolo vizioso – Runaround (1942)
  • Essere razionale – Reason (1941)
  • Iniziativa personale – Catch that rabbit (1944)
  • Bugiardo! – Liar! (1941)
  • Il robot scomparso – Little Lost Robot (1947)
  • Meccanismo di fuga – Escape! (1945)
  • La prova – Evidence (1946)
  • Conflitto evitabile – The Evitable Conflict (1950)

I racconti sono autoconclusivi, e non è quindi possibile individuare una trama generale del libro. Nonostante questo, però, è facile intuire ciò che li lega.

Il filo conduttore

I racconti, infatti, non si limitano ad avere come protagonisti dei robot. Le storie sono infatti ordinate secondo una sequenza che potremmo definire “evolutiva”. Si parte infatti da Robbie, dove il robot protagonista non è in grado di parlare ed è facilmente paragonabile a un animale da compagnia, e si termina con Conflitto evitabile, dove invece ci troviamo di fronte a un robot a malapena distinguibile da un essere umano. Il tutto attraverso un’evoluzione graduale, dove ogni racconto è un tassello aggiuntivo che attribuisce ai robot nuove capacità e diverse funzioni.

Ma Asimov non si limita a raccontare vicende legate ai robot con l’unico intento di intrattenerci. Attraverso la sua inconfondibile ironia e la sua capacità di coinvolgimento, punta a farci riflettere.

Ogni racconto parte infatti da una domanda, da un problema pratico o da un conflitto etico scaturiti dal funzionamento stesso dei robot. Ogni vicenda, ogni circostanza è pensata unicamente per mettere in scena queste problematiche e per tentare di dare delle risposte. Un esercizio intellettuale stimolante, tipico della scrittura di Asimov. Del resto, stiamo parlando di un uomo che, prima di essere scrittore, è stato un grande pensatore della nostra epoca.

Ma ciò che collega tutti i racconti, e che rappresenta la base portante di Io, robot, sono le tre leggi della robotica. Ogni domanda, ogni riflessione, ogni ragionamento ruota attorno a queste leggi ideate ed enunciate da Asimov stesso. Leggi che, negli anni, hanno saputo bucare le pagine del libro e fondersi con la scienza reale, per dare vita a una nuova disciplina.

Ma quali sono queste leggi?

Le tre leggi della robotica

Le tre leggi della robotica sono comparse per la prima volta con Io, robot, e sono così enunciate:

Prima Legge:
Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.

Seconda Legge:
Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non vadano in contrasto alla Prima Legge.

Terza Legge:
Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché la salvaguardia di essa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.

Isaac Asimov

Alle quali Asimov ne aggiunse una quarta, la Legge Zero, formulata così:

Legge Zero:

Un robot non può recare danno all’umanità, né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, l’umanità riceva danno.
Isaac Asimov

Quest’ultima legge fu però aggiunta diversi anni dopo. Comparve per la precisione ne I Robot e l’Impero (1985), e fu chiamata così per il principio secondo cui una legge di numero inferiore sovrintende leggi di numero superiore.

Le leggi della robotica nel mondo reale

Io, robot rappresenta quindi l’avvento delle tre leggi della robotica. Un espediente narrativo, nato dalla fantasia e dall’intelletto smisurato di Isaac Asimov. Le tre leggi sono passate alla storia per la loro genialità, finendo per plasmare la fantascienza moderna e l’immaginario comune di robot. Se oggi ci figuriamo robot pensanti e capaci di emulare la vita umana lo dobbiamo in gran parte ad Asimov e a queste leggi.

Ma le tre leggi della robotica hanno saputo fare molto di più. La loro applicabilità teorica le ha rese perfette anche nel mondo reale. Sembrerà incredibile, ma la robotica di oggi, ovvero quella branca dell’ingegneria che studia e sviluppa i robot, si basa proprio su queste stesse leggi.

circuiti di robotica

Oltre che nell’ingegneria, le tre leggi vengono studiate ancora oggi nel Diritto e in molte altre discipline. Non c’è dubbio che Asmiov abbia dato il via a un dibattito lungo decenni e destinato a durare ancora molto. Perché ancora oggi è difficile intuire quali implicazioni possano nascondersi nel riprodurre il cervello umano tramite una macchina, e dove si trovi esattamente il limite tra la vita reale e quella artificiale che non dovremmo mai superare.

Le tre leggi della robotica sono l’esempio perfetto di come anche la letteratura di genere possa dar vita a veri e propri capolavori, e di quanto l’umanità abbia bisogno dei libri per continuare ad evolversi come ha sempre fatto.

Io, robot tra fantascienza e morale

Leggendo Io, robot si capisce facilmente quanto la morale sia centrale nel pensiero di Asimov. Ogni racconto ha come oggetto principale una domanda di tipo etico, che cambia e si evolve nel corso del libro a seconda della complessità dei robot coinvolti. Un tentativo di mostrarci quanto difficile sia per l’etica tenere il passo del progresso. Una sorta di avvertimento per tutti: perché alcuni principi sono fondamentali per la nostra esistenza, e non devono mai essere dimenticati dalla scienza.

Ma Io, robot è anche una raccolta di racconti divertenti e ironici, per nulla scontati e stupefacenti. Ogni storia sa regalare emozioni contrastanti, oltre che mille domande e spunti di riflessione. Il tutto grazie al genio di Asimov, il cui linguaggio e pensiero riesce ancora oggi a distinguersi nonostante siano passati quasi vent’anni dalla sua morte, e settanta dalla pubblicazione dei suoi primi racconti.

Io, robot rimane una pietra miliare della letteratura generale. Un libro che tutti, anche i meno avvezzi alla fantascienza, dovrebbero leggere almeno una volta nella vita. Sempre che poi si riesca a resistere al tentativo di rileggerlo ancora.


Se hai deciso di leggere Io, robot, qui trovi l’ultima edizione di Mondadori:


Scheda riassuntiva di Io, robot

TitoloIo, robot
AutoreIsaac Asimov
GenereFantascienza
Anno1950
EditoreMondadori
AmbientazioneFuturo
NarratoreOmodiegetico
FocalizzazioneOnniscente
NarrazioneTerza persona
Tempo verbalePassato remoto
Numero pagine265

E tu sapevi che Io, robot, prima di essere un film, è stato (ed è tutt’ora) un grandissimo libro?

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Fantascienza
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Giovanni Munari

Sono Giovanni Munari, nato a Vicenza ma con la voglia di fuggire. Segni particolari: i libri e la mia chitarra elettrica. Quando posso, viaggio, per il gusto di scoprire. Ho una relazione complicata con la realtà, di quelle da tira e molla. È così sbagliato vivere di sogni?

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Qual è la differenza tra brossura e rilegato? Se Qual è la differenza tra brossura e rilegato?

Se ve lo state chiedendo, tranquilli: non siete gli unici. Perché brossura e rilegato, pur essendo due termini fondamentali nel mondo dell’editoria, sono abbastanza ostici al pubblico.

Sempre più spesso capita di imbattersi nei termini “libro in brossura”, “libro rilegato” o varianti di questi termini. In effetti, siti specializzati nelle vendite online come IBS hanno iniziato a esporre queste parole nelle descrizioni dei libri. Un modo per permettere ai potenziali acquirenti di immaginare il libro senza averlo davanti agli occhi. Eppure questo tentativo finisce a volte per mettere in crisi i lettori.
In effetti brossura e rilegatura sono agli antipodi.

Le brossure sono quei libri in cui le pagine sono direttamente incollate al dorso del libro. Per intenderci, la maggioranza dei romanzi che troviamo ora sulle librerie. Nelle rilegature le pagine sono invece unite in fascicoli, e attaccare a una copertina di cartone rigido.

Ma le differenze non finiscono qui. Se volete conoscere ogni segreto di brossura e rilegatura, allora l’articolo di oggi fa per voi! Lo trovate sul sito!

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E voi cosa preferite? Brossura o rilegato?
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Buongiorno lettori! Sapevate che "Blade Runner" è Buongiorno lettori! Sapevate che "Blade Runner" è stato tratto da un libro?

Ebbene sì: uno dei più grandi film di fantascienza di sempre si è ispirato a un romanzo. Stiamo parlando di "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" del visionario Philip K. Dick.

Se c'è uno scrittore che mi ha colpito particolarmente nel panorama della fantascienza, quello è proprio Dick. La sua fantascienza è qualcosa di unico e irripetibile. I suoi libri sono viscerali, carichi di emozioni in grado di bucare le pagine. Sicuramente adatti a un pubblico ben più ampio dei semplici appassionati del genere.

"Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" non fa eccezione. Con la sua storia di caccia agli androidi Dick mette a nudo l'essenza dell'uomo, aprendo una voragine che sprofonda nel buio. Grazie al suo genio Dick prende per mano il lettore e lo porta attraverso un mondo irto di domande, alle quali spesso mancano le risposte. 

"Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" è un libro come se ne possono trovare pochi, ricco di intelligenza e di carisma. Un libro per tutti, anche (e soprattutto) per chi ha visto e amato "Blade Runner".
Perché libro e film non raccontano la stessa storia.

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Se non avete mai letto Dick, non potete dire di conoscere tutte le facce della fantasia più sfrenata.

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Buongiorno ragazzi! Come prima recensione di questo 2021 ho scelto per voi Andromeda, il libro d'esordio di uno dei più grandi scrittori di thriller della storia: Michael Crichton. 

Devo avvertirvi subito: se state cercando una lettura capace di distrarvi dalla dura realtà che stiamo vivendo, forse questo libro non fa al caso vostro. Perché Andromeda è dannatamente attuale. Eppure penso che sia una lettura obbligata, soprattutto in questo momento, perché può aiutarci a capire molto del presente. E, soprattutto, degli errori che abbiamo commesso nel passato.

Andromeda è un thriller d'autore, in cui è racchiuso tutto il potenziale di Michael Crichton. Ma è, o forse è più corretto dire era, un monito per tutti noi. 

Andromeda è la dimostrazione di come spesso la letteratura sappia vedere al futuro con occhi saggi e preveggenti. La storia di Crichton, come molte altre, è stata presa solo per quello che era: un semplice racconto di fantasia. 

Le conseguenze di questo tragico errore sono davanti a tutti. 

Leggere Andromeda significa capire quanto possiamo imparare dai libri. E quanto rischiamo di perdere se smettiamo di farlo.

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E voi lo avete letto? Vi piacciono i thriller scientifici? 

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Buongiorno ragazzi! Il 2021 è appena iniziato. Ch Buongiorno ragazzi! Il 2021 è appena iniziato. Chiuse le riflessioni sull'anno appena trascorso, è il momento di guardare a quello che verrà.

All'inizio di ogni anno, scelgo un libro che dovrò assolutamente leggere. Un libro che non potrò rimandare all'anno successivo.

Quest'anno la scelta è ricaduta su "Guerra e pace" di Tolstoj. 

È da tantissimo tempo che vorrei leggerlo, ma un po' per la mole, un po' per gli impegni, finisco sempre per rimandarlo.

È arrivato il momento. Non sono ammesse altre deroghe! 😂

E voi? Vi siete fissati un obiettivo di lettura per questo 2021? Qual è?

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🎄 Un Buon Natale a tutti! 🎄 Spero possiate 🎄 Un Buon Natale a tutti! 🎄

Spero possiate passare una giornata felice. Ne abbiamo tutti davvero bisogno!

Quello che voglio sapere è... Che regali avete ricevuto? È arrivato qualche libro? 😁 🎁

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🎄 NUOVO ARTICOLO 🎄 Buongiorno ragazzi! Anch 🎄 NUOVO ARTICOLO 🎄

Buongiorno ragazzi! Anche quest'anno il Natale si avvicina. Un Natale particolare, diverso da tutti gli altri. Di certo, un Natale che nessuno di noi si sarebbe potuto aspettare.

In questo anno difficile, dove i pensieri cattivi hanno avuto spesso il sopravvento sul resto, è proprio in un momento come il Natale che possiamo trovare la scintilla in grado di accendere la luce. Perché il Natale è fatto di atmosfere calde e accoglienti, ma anche di un mondo di fantasia che si fonde con la realtà in un quadro magnifico. 

E qui entrano in gioco i libri, capaci di prenderci per mano e accompagnarci attraverso le meraviglie dell’immaginazione. Ma quali libri vale la pena leggere durante il periodo natalizio?

Una domanda che tanti lettori si pongono. E, come sempre, le risposte sarebbero infinite. Per questo Natale ho deciso di regalarvi una piccola lista di 5 libri legati alle festività, nella speranza di fornirvi degli interessanti spunti di lettura.

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Perché è nella lettura che possiamo trovare il modo di trascorrere questo periodo con serenità. In attesa di tempi migliori.

E voi avete una lettura preferita a Natale? 
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📖 NUOVA RECENSIONE! 📖 Buongiorno lettori! I 📖 NUOVA RECENSIONE! 📖

Buongiorno lettori! Io, robot susciterà in voi il ricordo del famoso film con Will Smith, in cui dei robot sfuggivano al controllo dell'uomo. Eppure chi di voi sa che Io, robot è stato, prima di tutto, un libro? 
E la cosa particolare è che Io, robot di Isaac Asimov ha poco da spartire con l'omonimo film.

Io, robot di Isaac Asimov è una delle pietre miliari della lettura moderna. L'immaginario comune fantascientifico deve sicuramente molto a questo libro, ma non solo. Perché Io, robot ha influenzato anche scienza e giurisprudenza, ridisegnando il pensiero dell'uomo contemporaneo.

Io, robot è una raccolta di racconti che narrano dei robot e delle loro interazioni con gli esseri umani. Dai robot più semplici fino a quelli capaci di mescolarsi all’uomo: Asimov si diverte a metterci dinnanzi a migliaia di situazioni diverse, in un'analisi che non è mai solo scientifica, ma è prima di tutto etica. Perché Io, robot narra delle complesse domande morali che l'esistenza dei robot ci porrebbero dinnanzi.

Ma Io, robot è soprattutto famoso per l'introduzione di un concetto tutt'oggi utilizzato nell'approccio alle intelligenze artificiali: le tre leggi della robotica. 

Quelle che erano nate come un semplice espediente narrativo sono diventate il punto cardine degli studi attuali sui robot. La dimostrazione di come la letteratura sia un punto di partenza fondamentale per il pensiero umano.

Io, robot è sicuramente un libro che tutti dovrebbero leggere prima di morire. Il capolavoro di Asimov rientra in quella stretta cerchia di libri che hanno saputo sfondare il concetto di narrativa di genere, diventando a pieno diritto dei grandi classici. 

Un libro che ancora oggi sa insegnarci molto di noi e della nostra relazione con chi ci sta attorno.

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E voi conoscevate questa raccolta? Vi piacciono le storie di Asimov?
📖 CONSIGLI DI LETTURA 📖 Buongiorno lettori! 📖 CONSIGLI DI LETTURA 📖

Buongiorno lettori! Siamo da poco entrati nel mese di Ottobre. Le calde giornate di sole dell'estate stanno lasciando spazio a freddo e pioggia, spingendoci sempre di più a rintanarci nelle nostre case. Non è un caso se l'autunno è per molti il periodo perfetto per riprendere in mano le proprie letture. Non c'è compagno migliore di un libro in certe giornate uggiose. 

Ma Ottobre significa anche un'altra cosa: Halloween.

Il 31 Ottobre è ormai diventato un appuntamento molto atteso. La notte delle streghe sparge la sua atmosfera cupa, influenzandoci ogni giorno. E questo vale anche per i lettori e i loro gusti.

Sempre più lettori, con l'approssimarsi di questo evento, si pongono una domanda: cosa leggere ad Halloween?

Ottobre sembra diventato la scusa per affacciarsi alla lettura del terrore, dove la paura e la suspense regnano incontrastate. Per gli appassionati del genere scegliere un nuovo libro non è certo un problema, ma per i meno avvezzi c'è il rischio di perdersi nei meandri delle librerie. E, spesso, di finire con una grande delusione in mano.

Quest'anno ho quindi deciso di preparare per voi una piccola lista di letture consigliate. Si tratta di 5 libri che affrontano le diverse sfaccettature della paura. Horror, thriller, fantascienza: non è solo nel classico concetto di terrore che si nasconde la paura vera, e voglio dimostrartelo. Un semplice modo per scoprire un lato della narrazione diverso dal solito. 

Se siete alla ricerca di un libro da leggere per Halloween, allora i miei consigli potrebbero tornarvi utili. Li trovate nel mio nuovo articolo!
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Anche a te piace lasciarti spaventare in questo periodo dell'anno?
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Buongiorno lettori. Oggi parliamo di un libro che sicuramente conoscete già, o che avete già sentito nominare: Il suggeritore di Donato Carrisi. 

Pubblicato nel 2009 da Longanesi, Il suggeritore ha saputo scalare le classifiche dei libri più venduti in Italia, diventando in poco tempo un vero e proprio fenomeno letterario. E’ stato promosso dalla critica a pieni voti, fino a raccogliere gli elogi dei grandi esponenti del thriller mondiale, da Ken Follett a Micheal Connelly.

Un successo sicuramente insperato, soprattutto se si considera che Il suggeritore rappresenta l’esordio assoluto di Donato Carrisi come scrittore di romanzi.

Ma cosa ha permesso a Il suggeritore di raggiungere una fama simile in un panorama a dir poco saturo di titoli?

A conti fatti, Il suggeritore rappresenta una svolta, una novità nell’ambito del thriller. Raccogliendo l’eredità dei grandi autori, Carrisi è stato in grado di rivisitare un genere letterario ormai conosciutissimo, regalando al pubblico una nuova visione.

Il suggeritore racchiude in sé uno spirito d’innovazione palpabile, che si mescola alle tinte noir tanto care alla produzione di Carrisi e a una buona dose di ragionamento intellettivo. Perché Il suggeritore, prima di tutto, è un thriller psicologico, in cui la componente d’azione si mescola a un’inesorabile discesa nei meandri della psiche umana. 
Una discesa che porta dritta alla scoperta delle molteplici sfaccettature del male.

Donato Carrisi è, ad oggi, lo scrittore di thriller più venduto nel mondo anche e soprattutto grazie a questo suo primo romanzo. Il suggeritore rappresenta una tappa obbligatoria per chi ama il brivido e la tensione del thriller.

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E voi lo avete letto? Cosa ne pensate?

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📖 NUOVO ARTICOLO 📖📖 Buongiorno ragazzi! 📖 NUOVO ARTICOLO 📖📖

Buongiorno ragazzi! La pausa estiva è terminata. Ci siamo divertiti, abbiamo ricaricato le batterie e, soprattutto, abbiamo letto. Ora però è tempo di riprendere da dove ci eravamo lasciati. E quale modo migliore di ricominciare, se non parlando di uno dei generi più amati della nostra epoca?

L’articolo di oggi è dedicato al thriller.

Senza dubbio il thriller è un genere che spopola ovunque. Cinema e serie TV hanno contribuito a renderlo un successo planetario, e la letteratura ha seguito il flusso, sfornando bestseller che tutti ricordiamo. L’alta dose di adrenalina e il coinvolgimento dei thriller sono la chiave di questa popolarità.

Perché il thriller è il genere delle emozioni forti, dove la suspense scandisce il ritmo delle pulsazioni e trascina gli spettatori in un'esperienza unica. 
Ed è proprio grazie a questa fama che sono nati tantissime varianti e sottogeneri del thriller. Dal thriller psicologico a quello legale: ogni filone presenta le sue caratteristiche. 
Imparare a riconoscerli è fondamentale per selezionare al meglio le vostre prossime letture.

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A voi piace il thriller? Qual è il vostro preferito?
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