Ai confini del tempo
“Timeline – Ai confini del tempo” è uno dei più celebri romanzi di Michael Crichton, scrittore che ha fatto la storia della narrativa d’intrattenimento degli anni ’90 e non solo.
Un thriller che mescola diversi generi senza mai allentare la presa sul lettore. Un libro diretto, capace di vendere milioni di copie in tutto il mondo e di appassionare ogni tipo di lettore, dal più al meno esperto.
L’anello mancante tra la letteratura e il cinema.
“Timeline”: un mix di generi
Inquadrare “Timeline” all’interno di un genere letterario è un’impresa ardua, e lo si può capire fin dalle prime pagine.
Michael Crichton in questo ha fatto scuola. Molti dei suoi libri sembrano in perfetto equilibrio tra il realismo dei thriller e l’impossibile della fantascienza. Da “Jurassic Park” a “Andromeda“, fino ad arrivare a “Sfera“, non c’è titolo che non nasconda in sé un pizzico di fantascienza sotto le pieghe profonde delle storie narrate. Per questo, ad oggi, e nonostante i milioni di libri venduti in tutto il mondo, è ancora difficile inquadrare Crichton come scrittore.
In tutto questo, “Timeline” rappresenta uno step ulteriore.
Il viaggio nel tempo che viene narrato sembrerebbe l’elemento fantascientifico perfetto per classificare con semplicità il libro. Eppure la fantascienza finisce qui. Ciò che segue è un susseguirsi di vicende avventurose e cariche di suspense, tipiche del thriller d’azione. Il tutto immerso in un’ambientazione Medievale perfettamente ricostruita, che denota una documentazione degna dei migliori romanzi storici in circolazione.
“Timeline” è l’esempio di quanto i generi letterari siano contenitori dai contorni sfumati. Un romanzo d’intrattenimento sapientemente costruito, non a caso diventato un fenomeno letterario fin dal giorno della sua pubblicazione nel 1999.
Titolo: Timeline
Autore: Michael Crichton
Editore: Garzanti
La recensione di “Timeline”
Trama
Nella regione della Dordogna, in Francia, è in corso un importante scavo archeologico su delle rovine medievali. Non si tratta di una ricerca come tante altre: la missione è sovvenzionata da un laboratorio di fisica quantistica, desideroso di testare alcune nuove apparecchiature all’avanguardia. Una di queste permette di viaggiare attraverso il tempo sfruttando i multiuniversi.
Ma è proprio durante uno di questi viaggi che qualcosa va storto, e il professor Johnston non fa ritorno. Per il suo salvataggio vengono scelti quattro ricercatori, che dovranno essere spediti nel XIV secolo. Si tratta di una missione di recupero apparentemente semplice.
Si trasformerà in un inferno di acciaio e sangue, scandito da un conto alla rovescia che penderà sulle vite di tutti come una scure.
Il viaggio nel tempo
L’elemento cardine che muove l’intera storia è uno dei cliché più conosciuti della fantascienza: il viaggio nel tempo.
Reso popolare dal famosissimo romanzo “La Macchina del Tempo” di H.G. Wells, il viaggio nel tempo è sicuramente stato usato e abusato sia in letteratura che nel cinema.
Ma se nel racconto fantascientifico di Wells il viaggio avveniva verso un futuro lontano, con “Timeline” la direzione si inverte. La macchina del tempo viene utilizzata infatti per permettere ai protagonisti di tornare nel passato, all’esplorazione di un Medioevo mai così reale.
Si tratta di una scelta non certo nuova al mondo della letteratura, e che è stata ripresa anche successivamente (come, ad esempio, da “Hyperversum” di Cecilia Randall). Eppure in Crichton si nota un distacco profondo con il viaggio nel tempo così come era stato inizialmente concepito.
L’atto dell’esplorazione e lo stupore per l’ignoto vengono cancellati, sostituiti da una realtà capace di travolgere ogni sogno idealista. Il viaggio diventa una fuga dal pericolo, un conto alla rovescia che non può essere fermato.
La macchina del tempo è quindi solo un pretesto per dare vita a una storia d’azione, dove la sopravvivenza è il fulcro di tutto. Una storia come quelle che Crichton ci ha insegnato ad amare.
Il Medioevo in Timeline
Ed è qui che l’ambientazione storica fa il suo ingresso. Crichton si confronta con la complessità di ricostruite il passato attraverso la documentazione minuziosa, restituendoci atmosfere credibili e affascinanti.
Crichton non si limita a narrare il Medioevo che siamo abituati a conoscere, immerso in un’atmosfera cupa e irrazionale. Accanto alla crudeltà di una vita di poco conto, emergono tratti psicologici interessanti, fatti di contraddizioni e dubbi. Gli abitanti dell’epoca non sono limitati e sottomessi, ma lasciano intravvedere delle idee sotto una scorza di paura.

L’ambientazione violenta e disillusa che inscena Crichton è sicuramente uno dei punti forti del libro. Scorrendo le pagine di “Timeline” si ha l’impressione di respirare l’aria del Medioevo, di assaporare quell’epoca in tutte le sue sfaccettature. Un aspetto per nulla marginale, che rende questo romanzo affascinante e credibile come pochi altri thriller di fantasia.
Il conto alla rovescia saggiamente inserito da Crichton pensa al resto, accelerando il ritmo narrativo e incollando il lettore alle pagine fino all’ultima riga.
Le critiche
Come tutti i libri, anche “Timeline” è stato oggetto di critiche. I romanzi di Crichton sono infatti spesso scenografici, ricchi di situazioni che in molti definiscono “holliwoodiane“. Non è certo un segreto che la produzione letteraria di questo scrittore strizzi costantemente l’occhio al grande schermo. E forse è proprio per questo che tanti suoi libri sono diventati anche dei film.
In “Timeline” questo aspetto è estremizzato. La storia si dipana tra combattimenti violenti e inseguimenti sui tetti spesso al limite del possibile. Scene che hanno fatto la fortuna del cinema, ma che in un libro, a volte, rischiano di minare il patto di sospensione dell’incredulità.
Al di là della resa di questi spezzoni, apprezzati da alcuni e disdegnati da altri, sono in molti ad aver accusato Crichton di aver scritto questo libro in modo calcolato, già proiettandolo verso un possibile film. Una critica che, a mio avviso, non trova fondamento.
Crichton, oltre ad essere stato uno scrittore, era anche un regista cinematografico. Pensare quindi che scrivesse sulla base del suo gusto personale, spesso incline all’azione tipica del cinema, non è così distante dalla realtà. Dietro la sua spettacolarità non c’era un vero interesse, ma una predisposizione personale, dimostrata ampiamente nei suoi lavori per cinema e TV.
L’azione al potere
“Timeline” si presenta quindi come un romanzo d’azione, un susseguirsi di scene mozzafiato capaci di intrattenete il lettore. Una caratteristica a volte criticata, ma che, a conti fatti, ha permesso a questo libro di raggiungere una fetta di pubblico meno avvezza alla lettura.
Perché “Timeline” è un libro semplice e diretto, capace di colpire il lettore fin dalla prima pagina. Eppure nasconde molti risvolti interessanti e altrettante riflessioni. Perché Crichton scriveva di azione, ma con l’occhio di uno scrittore che si interroga sul mondo.
“Timeline” sembra galleggiare letteratura e cinema, un mix perfetto di elementi che lo rendono un romanzo adatto a tutti. Le sue dimensioni potrebbero inizialmente spaventare i meno esperti (circa 800 pagine!!) ma, in fin dei conti, Crichton non ha nulla da invidiare a scrittori come Stephen King, capaci di scrivere mattoni ben più lunghi senza annoiare in una sola pagina.
“Timeline” rimane quindi uno dei capolavori di Michael Crichton, anche se, a volte, ingiustamente trascurato a favore di titoli più famosi. E forse questa fama minore è legata al flop della trasposizione cinematografica del 2003: la dimostrazione che, alla fine, ciò che conta non è il film, ma il libro. Anche per uno come Michael Crichton.
Un libro che tutti gli amanti dei thriller d’azione dovrebbero leggere.
Ecco l’ultima edizione di “Timeline” disponibile nelle librerie:
Scheda riassuntiva di “Timeline”
Titolo | Timeline |
Autore | Michael Crichton |
Genere | Thriller / Fantascienza |
Anno | 1999 |
Editore | Garzanti |
Ambientazione | Medioevo |
Narratore | Omodiegetico |
Focalizzazione | Immersa |
Narrazione | Terza persona |
Tempo verbale | Passato remoto |
Numero pagine | 672 |
Hai letto questo libro? Cosa ne pensi dei romanzi di Crichton?
Se questo articolo ti è piaciuto, ricordati di lasciare un like per farmelo sapere. Mi aiuterà a capire quali sono i contenuti che più ti piace trovare nel mio blog.