I romanzi di suspense
Il thriller è forse uno dei generi più in voga degli ultimi anni. Grazie all’adrenalina e al suo alto tasso di coinvolgimento è stato in grado di sfondare sul grande e piccolo schermo e, non da ultimo, nei libri.
E proprio questa popolarità ha alimentato la nascita di molti sottogeneri, capaci di abbracciare tutte le sfumature possibili e di soddisfare i gusti di milioni di appassionati.
La definizione di thriller
Tra i tanti generi letterari, il thriller è sicuramente uno dei più recenti. Eppure, far risalire la sua nascita ad un momento preciso è molto difficile. La sua natura è infatti mutevole. Sono molti i casi in cui questo genere si intreccia agli altri fino quasi a sovrapporsi. Già i primi romanzi di Edgar Allan Poe potrebbero essere, a posteriori, considerati dei precursori di questo genere.
Ciò che è certo è che il thriller ha avuto uno sviluppo esponenziale con l’avvento del cinema. Maestri come Alfred Hitchcock hanno contribuito notevolmente a dare una dignità al genere, fino a renderlo tra i più amati del grande pubblico.
Ma qual è la definizione corretta di thriller?
Il thriller è quel genere letterario che utilizza la suspense come elemento principale della trama.
Risulta centrale quindi il coinvolgimento del lettore o dello spettatore: non un coinvolgimento qualunque, tipico di ogni storia che si rispetti. Un coinvolgimento emotivo, quasi morboso, ottenuto attraverso la tensione e l’angoscia.

La stessa etimologia del termine suggerisce la natura del genere. La parola thriller deriva infatti dall’inglese “to thrill“, che significa letteralmente “rabbrividire“. Una traduzione che potrebbe essere fuorviante, e spostare l’attenzione sulla paura tipica dell’horror o dei romanzi gotici.
In realtà “to thrill” viene spesso utilizzato per dire “appassionare” o “elettrizzarsi“. In questo senso, rabbrividire è quindi un termine per indicare uno stato d’eccitazione emotiva legato al coinvolgimento. Ed è qui che entra in gioco la suspense.
La suspense è quello stato di tensione ansiosa generato dalla sospensione, ovvero dall’attesa. La vera natura del thriller è tutta qui: trascinare lo spettatore in una storia mozzafiato, lasciandolo solo quando arriva la parola fine.
L’importanza del ritmo narrativo
È chiaro quindi che ci troviamo di fronte al genere letterario delle emozioni forti per eccellenza. Un thriller che si rispetti deve infatti soddisfare delle aspettative ben precise, offrendo al lettore un’esperienza mozzafiato. Per ottenere questo risultato, gli scrittori di questo genere si concentrano in particolare sul ritmo narrativo, dosandolo saggiamente con l’obiettivo di suscitare reazioni ben precise.
Le tecniche per manipolare il ritmo narrativo sono molteplici, dal più classico climax fino al meno conosciuto cliffhanger. Ma non solo. Anche l’ordine degli eventi viene spesso mescolato, in un disegno oscuro che solo lo scrittore conosce. Flashback e anticipazioni sono all’ordine del giorno, marcando profondamente la differenza tra trama e intreccio. Non è un caso se la maggior parte di queste storie iniziano con il più classico degli incipit in medias res.
Ciò che balza all’occhio è la meticolosa strutturazione di questo genere. I libri appartenenti a questo genere sono studiati nei minimi dettagli, architettati per creare suspense dalle circostanze più che dal contenuto. Una particolarità che li differenzia da molti altri generi letterari, e che li ha di fatto portati a sbaragliare la concorrenza.
La vera natura del thriller
Come già accennato, per sua stessa natura, il thriller tende alle volte a intrecciarsi con altri generi letterari, fino quasi a sovrapporsi. Del resto, sono molti i libri che sfruttano il coinvolgimento emotivo per catturare l’attenzione del lettore, a prescindere dai contenuti.
Tra i generi letterari più affini vi è sicuramente il giallo. Nato come un genere teso a narrare delle capacità deduttive dell’intelletto umano, il giallo ha fin da subito strizzato l’occhio a tensione e suspense, fino a mescolarsi con il thriller in maniera quasi indissolubile. Celebre esempio è sicuramente Dieci piccoli indiani. Il romanzo più famoso della regina del giallo Agatha Christie è infatti il punto d’incontro tra la letteratura deduttiva e quella della suspense.
L’affinità tra questi due generi ha raggiunto livelli così alti che sono in molti a confonderli tra loro, invertendoli o, addirittura, considerandoli un’unica cosa. Eppure, per quanto vicini, giallo e thriller sono differenti. Se vuoi saperne di più, il mio articolo sulla differenza tra giallo e thriller fa al caso tuo.
Il giallo però non è l’unico genere che si avvicina al thriller. L’horror, l’avventura e la fantascienza hanno mostrato negli anni molti punti in comune con quest’ultimo. Come già accennato, la suspense infatti è stata ampiamente utilizzata nelle storie più disparate. Il risultato è una lunga lista di sottogeneri e filoni ibridi, capaci di spaziare su tutto il panorama letterario.
È arrivato il momento di scoprire quali.
I sottogeneri del thriller
I sottogeneri del thriller sono molti, e legati alle varie affinità di questo fenomeno letterario con gli altri generi. Come sempre, i limiti tra i vari filoni (e, più in generale, tra i generi) sono sottili. Per questo motivo i sottogeneri che andremo ad analizzare sono solo i principali, più facilmente identificabili.
Ecco i sottogeneri:
- Thriller d’azione
- Thriller psicologico
- Thriller tecnologico
- Thriller fantascientifico
- Thriller spionistico
- Thriller legale
Andiamo a scoprirli assieme.
▌ Thriller d’azione
Il thriller d’azione è il sottogenere più “neutro”. Si tratta infatti di un filone che fa ricorso all’azione in senso stretto come elemento scatenante per la suspense. Nel thriller d’azione si ha quindi a che fare con inseguimenti, lotte contro il tempo, tentativi di sopravvivenza.
Non è raro che questo sottogenere utilizzi ambientazioni selvagge e pericolose, che mettono i personaggi in condizioni estreme. In questo senso, il romanzo d’azione può essere considerato l’evoluzione di un genere che, ai giorni nostri, ha finito con l’essere accantonato: il romanzo d’avventura.

Congo di Michael Crichton (uno dei più prolifici scrittori di thriller di tutti i tempi) è l’esempio perfetto di come la linea di demarcazione tra il thriller d’azione e il romanzo d’avventura sia quasi impercettibile.
▌ Thriller psicologico
Il thriller psicologico è quel filone che, in parte, ribalta le regole del genere. In questo sottogenere diventa infatti centrale la psiche dei personaggi a discapito degli effetti speciali. La suspense si genera quindi dalle paura, dai conflitti mentali e, più in generale, dalle reazioni psicologiche che i protagonisti sviluppano nel corso della narrazione.
L’azione tipica del genere è quindi messa in secondo piano, a favore di una più profonda discesa nei meandri della mente umana.
Un esempio perfetto di thriller psicologico è L’isola della paura (2003) di Dennis Lehane. Si tratta sicuramente di un romanzo poco conosciuto, ma dal quale è stato tratto un film famosissimo: Shutter Island. Come non citare anche Psycho di Robert Bloch, offuscato anch’esso dal successo del conseguente film, e La ragazza del treno di Paula Hawkins, divenuto un fenomeno letterario in pochissimo tempo.
▌ Thriller tecnologico
Il thriller tecnologico è quel sottogenere che enfatizza gli aspetti tecnologico-scientifici della storia. L’intera vicenda si basa su presupposti scientifici, e tra le pagine del libro si possono trovare minuziose spiegazioni delle tecnologie tirate in ballo dagli avvenimenti. Gli aspetti tecnici e scientifici vengono quindi spinti ai più alti livelli, finendo per abbracciare spesso contesti militari o i centri di ricerca più avanzati.
Nel tecno-thriller non tutta la scienza e la tecnologia riportata è necessariamente reale. L’immaginario si mescola al plausibile senza soluzione di continuità, regalando al lettore un’esperienza di sospensione dell’incredulità difficilmente riscontrabile in altri generi.

Hanno fatto scuola nel thriller tecnologico due tra i più grandi scrittori d’azione di sempre: Tom Clancy e Michael Crichton. La grande fuga dell’Ottobre Rosso di Tom Clancy e un’esempio perfetto di come l’azione possa mescolarsi fino a dipendere dalla tecnologia. Andromeda di Michael Crichton è invece la dimostrazione di come il confine tra finzione e realtà sia a volte inesistente.
▌ Thriller fantascientifico
Il thriller fantascientifico, per sua stessa definizione, si avvicina molto al tecno-thriller, fin quasi, in molti casi, a sovrapporsi ad esso. La somiglianza tra i due sottogeneri è così notevole che spesso vengono considerati un tutt’uno.
La differenza sostanziale risiede nel contenuto. Se il thriller tecnologico ha come scopo quello di cucire la narrazione attorno a digressioni di natura tecnico-scientifica, il thriller fantascientifico si limita a sfruttare un’espediente di fantascienza per dare vita alle più disparate vicende d’azione. La scienza reale viene quindi plasmata e infarcita di immaginazione per creare i presupposti di una storia emozionante.
Michael Crichton è sicuramente il re indiscusso del thriller fantascientifico. La sua intera produzione letteraria può essere classificata in questo sottogenere. Il suo capolavoro per eccellenza, Jurassic Park, aiuta a capire cosa si intenda per thriller fantascientifico. Ma anche Mondo Perduto, Sfera, Timeline, Preda (per non citarne altri) sono esempi perfetti per questo filone.
▌ Thriller spionistico
Il thriller spionistico (conosciuto anche come spy story) è il sottogenere dedicato allo spionaggio. I thriller spionistici parlano di servizi segreti e missioni oscure, di intrecci politici internazionali e di interessi pericolosi. Di particolare rilievo sono i romanzi ambientati in epoca di guerra. Dalla Prima alla Seconda Guerra Mondiale, fino ad arrivare ai giorni nostri: lo spionaggio ha cambiato volto e forma, dai cari e vecchi agenti segreti in incognito fino agli hacker moderni, ma la sostanza non è variata.
Uno dei thriller spionistici più famosi, legato a una particolare vicenda della Seconda Guerra Mondiale è La cruna dell’ago di Ken Follett, autore particolarmente prolifico. Altro titolo indimenticabile è La spia che venne dal Freddo di John Le Carré, inserito in molte delle liste dei thriller migliori di sempre.
▌ Thriller legale
Il thriller legale (o legal thriller) è quel sottogenere che ha come principale protagonista il mondo giudiziario. Il funzionamento del sistema giuridico gioca un ruolo fondamentale, andando a coinvolgere avvocati, giudici e incriminati. L’occhio è quindi spostato sull’aspetto processuale di un crimine più che sulle indagini stesse, anche se spesso questo sottogenere è accostato al giallo con il termine di giallo giudiziario.
L’autore più noto di thriller legali è sicuramente John Grisham, scrittore americano contemporaneo. L’intera sua produzione letteraria potrebbe essere elencata come esempio, per cui limiteremo le citazioni a Il socio, il bestseller con il quale si fece conoscere al mondo intero.

Una questione di letture moderne
Il thriller, per la sua capacità di adattarsi agli altri generi, dà quindi vita a forme ibride e di difficile distinzione. La suspense, il coinvolgimento, la tensione: le emozioni che si legano a questo genere sono peculiari e inconfondibili. E sono proprio queste emozioni ad aver determinato il successo del thriller, sia in letteratura che nel mondo del cinema.
Ad oggi il thriller è forse il genere più apprezzato e richiesto dal pubblico, avido dell’ebbrezza che solo una buona storia mozzafiato può regalare. Il cinema è sicuramente uno dei palcoscenici principali, dove l’azione e gli effetti speciali regalano sempre spettacoli memorabili. Ma anche in letteratura le emozioni non mancano. E non è un caso se questo genere è in grado di raggiungere un pubblico particolarmente vasto, fatto anche di lettori saltuari, poco avvezzi ai libri.
È ormai chiaro quindi che ci troviamo di fronte a un genere cosiddetto “di consumo“, ovvero un prodotto commerciale costruito più per intrattenere che per insegnare o passare un messaggio. Eppure, questo non deve portare fuori strada. Un thriller è sicuramente una lettura molto diversa da un grande classico, ma non per questo meno apprezzabile. E, in quanto a insegnare, alcuni thriller tecnologici avrebbero più di una cosa da dire a molti altri libri.
Il coinvolgimento è la chiave del successo
Di tutti i generi letterari, il thriller è e rimane il più coinvolgente e appassionante di tutti. I libri che ne fanno parte sono delle macchine perfette di suspense, un armonioso concatenarsi di ingranaggi studiati per incollare il lettore alle pagine.
La lista di scrittori che hanno raggiunto il successo in tutto il mondo grazie a questo genere è lunga, e conta alcuni dei più grandi autori di bestseller degli ultimi anni. Solo rimanendo in Italia si potrebbero elencare nomi conosciutissimi, dall’indimenticabile Camilleri fino agli attuali Carrisi e Faletti.
Il futuro di questo genere sembra essere roseo, anche grazie alla centralità che il cinema pone alla tensione e al coinvolgimento. Una spinta continua e potente che ci accompagnerà ancora per molti anni, regalandoci moltissime nuove perle.
Perché il thriller, paradossalmente, è uno dei pochi generi in cui i capolavori si possono ricercare nelle ultime pubblicazioni piuttosto che nei libri storici. Una caratteristica peculiare che è frutto della continua e veloce evoluzione del genere, oltre che della sua relativa giovinezza.
Non c’è dubbio: il thriller è nato per stupire il pubblico. E lo farà ancora per molto tempo.